Popolazione e Ambiente (generale)

Ganivet (2019) – Per raggiungere un futuro ecologicamente sostenibile devono essere affrontati sia la crescita della popolazione umana che i consumi
Questo documento esamina gli impatti della continua crescita della popolazione umana sulla biodiversità e sul clima, attraverso esempi di produzione di cibo ed energia, diverse percezioni sulla crescita della popolazione e potenziali soluzioni per affrontare questo problema. Sebbene non sia l’unico fattore, la ricerca esaminata in questo documento evidenzia che la continua crescita della popolazione gioca un ruolo sostanziale sia nella distruzione globale della biodiversità che nel cambiamento climatico.

I livelli di popolazione insostenibili e gli accessi di consumo fanno parte dell’equazione e devono essere affrontati contemporaneamente sia nei paesi in via di sviluppo che in quelli più sviluppati. Sono possibili diverse strategie non coercitive per affrontare la crescita della popolazione, principalmente attraverso una migliore istruzione e l’accesso alla contraccezione. Sebbene limitare la crescita della popolazione possa non essere l’unica soluzione richiesta per risolvere i problemi ambientali attuali, ignorarlo probabilmente impedirà un futuro ecologicamente sostenibile.

Speidel (2018) – La sfida della popolazione africana
Il rapporto descrive come la rapida crescita della popolazione contribuisca a una vasta gamma di gravi problemi ambientali, economici, sociali, governativi e sanitari in Africa.

Gli attuali tassi di natalità e mortalità sono chiaramente insostenibili e rappresentano il principale ostacolo allo sviluppo nella maggior parte dei paesi dell’Africa subsahariana. Il rapporto descrive e promuove soluzioni efficaci come programmi volontari di pianificazione familiare e valide politiche che portano all’emancipazione sociale, educativa e politica delle donne.

Kuhlemann (2018) – ‘Va bene qualsiasi dimensione di popolazione?’: L’errore di mirare alla stabilizzazione del numero umano
Mirare a stabilizzare la crescita della popolazione umana è un approccio fuorviante per risolvere il problema della crescita della popolazione stessa. L’attuale dimensione della popolazione è già insostenibile, il che pone grandi rischi sia per gli esseri umani che per la fauna selvatica. L’obiettivo deve essere quello di invertire la crescita della popolazione umana piuttosto che limitarsi a rallentarla o bloccarla a una dimensione arbitraria e insostenibile. Gli alti tassi di fertilità sono in gran parte un prodotto delle norme sociali, e le norme sociali possono cambiare.

Il dibattito: Popolazione e ambiente: come reagiscono leggi e  politica? (2017)
Joe Bish, Paul R. Ehrlich, Wanjira Mathai, Lucia A. Silecchia e Alon Tal rispondono alle seguenti domande: Quali leggi e politiche sono state sviluppate per affrontare la crescita della popolazione, a livello internazionale e all’interno dei singoli paesi? Sono stati efficaci nel contenere l’esaurimento delle risorse e il degrado ambientale previsti da scienziati e demografi? Sulla base di queste lezioni, come possiamo affrontare al meglio le dimensioni e la crescita della popolazione per soddisfare l’esigenza di risorse dell’umanità e minimizzarne l’effetto sulla biosfera?

O’Sullivan (2015) – Miti popolari sull’invecchiamento sfatati: un futuro sostenibile non può essere raggiunto attraverso la ricerca della giovinezza
Questa sintesi sfata 6 miti popolari sull’invecchiamento: la generazione più anziana sarà abbandonata, l’immigrazione può abbassare l’età media sociale, una percentuale minore di persone in età lavorativa significa che meno persone effettivamente lavorano, i costi pensionistici e sanitari faranno saltare il bilancio, e l’elevata crescita della popolazione allevierà le pressioni fiscali. Una diminuzione della popolazione può effettivamente portare ad una società più intelligente (maggiore percentuale con istruzione superiore), più pulita (meno gas serra), più ricca (concentrazione di eredità) e più sana (maggiore percentuale di vita nel benessere).

Mora (2014) – Rivedere gli effetti ambientali e socioeconomici della crescita demografica: una questione fondamentale ma non in focus nei moderni ambienti scientifici, pubblici e politici
Questo studio esamina come la questione della crescita della popolazione sia stata minimizzata e banalizzata nella comunità scientifica. Il risultato è una riduzione dell’interesse pubblico in materia e una volontà limitata nell’agire politicamente. La continua negligenza aumenterà non solo l’entità dei fattori di stress antropogenici, ma anche la lotta associata alle strategie per invertire la perdita di biodiversità e migliorare il benessere umano.

O’ Sullivan (2014) – La paranoia dell’invecchiamento
Perché le nazioni temono l’invecchiamento più della sovrappopolazione? Trattando le proiezioni della popolazione come un dato di fatto piuttosto che come frutto di una scelta, probabilmente stiamo perseguendo strade che porteranno alla carestia, i conflitti, la scarsità d’acqua e la migrazione di massa. Questo capitolo mostra che l’invecchiamento è una caratteristica inevitabile ma autolimitante della transizione demografica es piega perché le società che invecchiano non devono averne paura.

Dasgupta ed Ehrlich (2014) – Effetti collaterali sulla popolazione, il consumo e i legami con l’ambiente
In questo articolo di ricerca, gli autori evidenziano l’ubiquità degli effetti collaterali (che sono le conseguenze non spiegate agli altri, comprese le persone future) delle decisioni prese da ciascuno di noi sulla riproduzione, il consumo e l’uso del nostro ambiente naturale. L’analisi indica un processo socio-ambientale a spirale, che dà credito alla probabilità che il modello di crescita economica contemporanea sia insostenibile.

Global Challenges Foundation Risk Survey: The Pulse of International Sentiment (2014)
Un’indagine sulla visione pubblica della crescita della popolazione, dei cambiamenti climatici, di altri problemi ambientali, dei conflitti armati, della povertà e dell’ordine legale mondiale. L’indagine ha incluso nove paesi: Brasile, Stati Uniti, Cina, Russia, Polonia, Germania, India, Sud Africa e Svezia. In generale, la crescita della popolazione viene vista negativamente, come una minaccia per l’umanità. Ci sono grandi differenze tra i paesi riguardo alla visione delle decisioni per fermare la crescita della popolazione.

Gruppo parlamentare di tutti i partiti sulla popolazione, lo sviluppo e la salute riproduttiva (Regno Unito): effetti del fattore di crescita della popolazione: il suo impatto sugli obiettivi di sviluppo del millennio (2007)
Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite non hanno fatto riferimento alla crescita della popolazione e non hanno riconosciuto il suo impatto. Gli MDG sono difficili o impossibili da raggiungere con gli attuali livelli di crescita della popolazione nei paesi e nelle regioni in via di sviluppo. Questo rapporto parlamentare fornisce chiare raccomandazioni su come affrontare il bisogno insoddisfatto di pianificazione familiare.

Tradotto da Stefano Maida

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